11 aprile 1989
TIME ZONES A BARI CON NOCENZI E GLASS
BARI Dal 30 aprile al 4 maggio si svolgerà la
quarta edizione del festival Time zones
sulla via delle musiche possibili, l' appuntamento annuale dedicato all'
avanguardia, alla sperimentazione musicale e alla contaminazione dei generi. Il
festival, del quale quest' anno è presidente onorario Ennio Morricone, prevede
oltre ai concerti, incontri e seminari dei musicisti presenti al festival.
Nella giornata d' apertura avverrà l' incontro tra
il musicista brasiliano Caetano Veloso ed il gruppo newyorkese degli Ambitious
Lovers di Arto Lindsay e Peter Sherer.
Parteciperanno alla rassegna, tra gli altri, Gianni
Nocenzi, ex componente del Banco, la cantante e violinista cecoslovacca Iva
Bittova, il compositore di colonne sonore Holger Czukay, mentre il 4 maggio al
Petruzzelli, la chiusura è affidata al Philip Glass Ensemble.
Time Zones - Edizione IV |
8/6/2003
Quei versi struggenti fecero piangere i baresi
Incanto riproducibile. Veloso
che canta 'Cuccuruccù Paloma' per Pedro Almòdovar nel film 'Parla con lei' .
Veloso che canta 'Luna rossa' , con irresistibile cadenza portoghese, nell'
Auditorium Nino Rota di Bari.
Nel 1989 per il Time
Zone festival si consumò uno di quei magici accadimenti che danno un senso
ai suoni. Lui scioglieva la voce e chi lo stava ad ascoltare versava l'
emozione in lacrime. Non è stata la prima volta ( e accadrà sempre) che l'
artista di Santo Amaro abbia suscitato simili reazioni con la trama del suo
canto-corpo sottile.
In platea, quel giorno, c' erano Philip Glass, Ennio
Morricone, Nicola Piovani, Alice, David Sylvian. Sul paco con lui, Arto
Lindsay. Era una data speciale che portò nel capoluogo la stampa internazionale
(persino dal Giappone).
Caetano Veloso, dopo il memorabile tour del '72 con Chico
Buarque, quel giorno tornava a cantare in Europa, cominciando da Bari. Un
giornale brasiliano titolò: "Veloso ritrova l' Europa sopra l'
Adriatico".
Così, per indicare la sconosciuta Bari. Ma fu lo stesso
cantautore che in un' intervista a Repubblica dichiarò che le capitali della
musica per lui erano Rio, New York e Bari.
Perché nella Taverna Verde del rione Madonnella aveva
condiviso la tavola con musicisti internazionali che aveva da sempre amato. Per
lui, innamorato del cinema italiano, Morricone (che quell' anno presentava a
Time Zones un' orchestrazione inedita delle musiche composte per Sergio Leone,
appena scomparso) rappresentava una delle anime sonore con Nino Rota, barese d'
elezione, dei capolavori della settima arte. Veloso («per un pubblico -come ama
ricordare Trevisi- che a malapena riusciva a pronunciare correttamente il suo
nome di battesimo») fu una rivelazione che si è perpetuata in questi
quattordici anni e che sta per riprodursi -uguale a se stessa- il prossimo
luglio.
Per essere al meglio con il suo soffio di voce, che mette
a dura prova in due ore e mezza di concerto, ha preferito ridurre notevolmente
le date del suo tour europeo. (a.g.)
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